L'ATTREZZATURA SUBACQUEA: UN MONDO TUTTO DA SCOPRIRE 2° parte
Il subacqueo in immersione ha, tra le varie esigenze e necessità, quelle di poter vedere il mondo che lo circonda, potersi muovere con un’adeguata propulsione e poter avere un adeguata protezione termica, ovvero non aver freddo; tutte queste necessità si possono affrontare e risolvere con tre semplici ma indispensabili elementi, la maschera, le pinne e la muta. Ma procediamo con ordine:
- la Maschera Subacquea è lo strumento che ci permette, in immersione, di poter vedere e quindi mettere a fuoco come se ci trovassimo all'asciutto, ovvero ci consente di avere a contatto con gli occhi un mezzo di propagazione della luce gassoso come l'aria, con cui tutti i giorni abbiamo a che fare; quindi se non ci fosse la maschera, a contatto con i nostri occhi ci sarebbe l'acqua, che non permetterebbe alla nostra vista di mettere a fuoco l'ambiente circostante. La maschera è composta da un telaio nel quale sono incastonate le lenti o la lente, costruita in vetro temperato. Il telaio a sua volta è circondato da una bordo siliconico che ha la funzione di non permettere all'acqua di entrare all'interno; il tutto è corredato da un cinghiolo con delle fibbie a regolazione rapida, che ha la funzione di permettere alla maschera di rimanere in posizione sul viso.
La maschera subacquea è sempre dotata di un lembo di silicone che copre interamente il naso. Questa soluzione ha la funzione di permettere lo svolgimento di una tecnica che si chiama compensazione della maschera, ovvero di portare l'aria che si trova all'interno della maschera ad una pressione pari a quella che si stà respirando in quel momento, inoltre ha l'importante funzione di permettere lo svuotamento, tecnica indispensabile nei casi ove la maschera si allaga.
In commercio esistono moltissime tipologie di maschere, di svariati colori e forma, e la scelta risulta sicuramente difficile, per cui la domanda che sorge spontanea è: "Quale è la maschera più adatta alle mie esigenze?".
Dobbiamo sempre rammentare che non esiste la maschera migliore, ma esiste la maschera più adatta alla morfologia del nostro viso e, quando se ne sceglie una, è bene sempre considerare alcuni aspetti:
- privilegiare una maschera che abbia il maggior campo visivo, ovvero lenti grandi;
- privilegiare una maschera con la parte siliconica trasparente, offrirà maggiore visibilità;
- controllare che le fibbie di regolazione rapida siano effettivamente funzionali e siano in grado rapidamente di regolare la lunghezza del cinghiolo; la maschera corretta è quella che calzata sul viso senza l'inserimento del cinghiolo dopo avere effettuato una leggera inspirazione e, reclinato leggermente il viso verso il basso, non si stacca ma rimane incollata al viso.
- le Pinne, per noi subacquei, rappresentano la principale fonte di propulsione e spinta che abbiamo in acqua per poterci muovere e direzionare; vengono calzate nei piedi e ve ne sono principalmente di due tipologie:
- pinne a scarpetta: questa tipologia presenta nella zona di inserimento del piede una vera e propria scarpetta, nella quale si può direttamente collocare il nostro piede. Sono molto comode soprattutto per chi pratica snorkeling o apnea, ma lasciano il piede termicamente poco protetto;
- pinne con cinghiolo: sono le pinne preferite dai bombolari e devono essere indossate con delle apposite scarpette dette calzari, che sono in realtà delle vere e proprie scarpe. Sono molto adatte per l'immersione in quanto tendono a conferire una protezione termica migliore rispetto alla versione precedente e permettono al subacqueo di muoversi prima di aver indossato la pinna con delle scarpette che gli proteggono il piede.
Nella scelta della pinna, deve essere valutata anche la resistenza della pala, ovvero l'organo di propulsione, poiché ne esistono di morbide, semirigide e rigide; più la pinna è rigida e maggiore è, a parità di sforzo muscolare, la sua propulsione ma, al contempo, affatica maggiormente la gamba, quindi attenzione a scegliere pinne troppo rigide se non avete l'adeguato allenamento. Il rischio può essere quello di incappare in un crampo.
- la Muta, per noi subacquei, rappresenta il nostro vestito in immersione. Normalmente le mute sono realizzate in materiali polimerici, quali il neoprene compresso, e hanno una duplice funzione:
- protezione termica: ha lo scopo di rallentare la dispersione del calore per convenzione da parte del nostro corpo, durante l'immersione; quindi la muta non è utile per riscaldarsi, ma ci isola dall'ambiente esterno e impedisce una repentina perdita di calore;
- protezione meccanica: ovvero evita un contatto diretto tra il nostro corpo ed eventuali oggetti, quali animali urticanti o la roccia, con i quali potremmo entrare accidentalmente in contatto.
Esistono tre diverse tipologie di mute:
- mute umide: si tratta di mute realizzate normalmente in neoprene che, una volta indossate, permettono all'acqua di circolare all'interno, tra la muta l'epidermide, per cui evacuano, attraverso questo processo, molto calore. Di norma, è bene che siano piuttosto aderenti; sono adatte per mari caldi o temperati e molto indicate per chi è alle prime esperienze. Esistono in un pezzo unico e in due pezzi, oppure come modello Shorty, ovvero a mezza manica e a mezza gamba;
- mute semistagne: sono mute dotate di cerniera stagna, in cui il ricircolo dell'acqua all'interno è molto limitato se non assente; questo permette di perdere meno calore, in poiché l'acqua scaldata dal corpo, non disperdendosi, sistematicamente non lo raffredda;
- mute stagne: sono mute che non permettono il contatto tra l'acqua e l'epidermide; sono le mute che offrono la maggior protezione termica, per il fatto che il nostro corpo è a contatto solo con l'aria; sono mute piuttosto impegnative nell'utilizzo e necessitano di un corso di formazione dedicato, per conoscerne il funzionamento ed essere in grado di utilizzarle in sicurezza.
Inoltre le mute si possono classificare per lo spessore del neoprene: si parte da uno spessore di 1 mm fino ad arrivare a spessori di 7 mm, naturalmente maggiore è lo spessore, maggiore è la protezione, sia termica che meccanica.
La scelta per un eventuale acquisto diventa molto articolata e naturalmente non esiste la muta che è adatta per tutte le occasioni, e tutto è legato al luogo scelto nel quale si effettua l'immersione. In questo caso più che mai, gioca un ruolo strategico il Tuo Istruttore che saprà (e dovrà) consigliarti sull'acquisto, valutando la tua esperienza e le tue abitudini subacquee. Arrivati a questo punto, e visti in modo rapido ma significativo, i principali elementi con cui un subacqueo ha a che fare, cominciamo a capire come è strutturato un corso di primo livello e come è composto. Tutto questo nella prossima puntata.
Federico Gamberini
Istruttore NASE n° OWI13063624IT
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